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VOCAZIONE

Ci sono luoghi che sentiamo appartenerci, più di altri; luoghi che diventano terreno fertile, in cui crescere e prosperare. Ed è così anche per la vite, che cerca il proprio angolo di mondo. Ho dedicato tempo, alla ricerca dei territori più vocati, che potessero accogliere radici e pensieri forti, che facilitassero la viticoltura biologica e biodinamica, per loro stessa natura.

MATURITÀ

Ho sempre nutrito un particolare rispetto verso vigneti storici, testimoni del tempo; viti diventate grandi, che custodiscono saggezza.

Piante di varietà autoctone, abituatesi al territorio e alle sue asperità, che non temono la variabilità delle annate, regalando grappoli vigorosi e tenaci.

EQUILIBRI

Ho scelto vigneti circondati da boschi, scrigni di biodiversità. Luoghi in cui l’interazione fra le specie, vegetali e animali, conducono all’equilibrio fuori e dentro il suolo.

Per me, l’agricoltura biologica è solo un punto di partenza. Gli inerbimenti permanenti, la massima espansione degli apparati vegetali e le fermentazioni spontanee sono alcuni elementi chiave per raggiungere l’armonia in vigna e nel bicchiere.

Illustrazione di un nido di merli tra i rami di una pianta di vite
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